Bruno Francesco Pileggi

Scattare fotografie per me è come forgiare un testo poetico che narra la parte in se di una mente sensibile. Le mie immagini sono strettamente correlate alla mia ardente inclinazione verso la natura e le montagne. Il bosco è il soggetto che raffiguro maggiormente durante le mie peregrinazioni sui monti. Una frase di Romano Battaglia afferma che "Il bosco è il simbolo della nostra anima buia ed intricata nella quale ci nascondiamo quando siamo stanchi ed avviliti".
Dal punto di vista tecnico la mia fotografia è semplice e risponde completamente alla realtà. Non mi piace assolutamente esagerare nella post-produzione. Inoltre conosco poco le varie regole tecniche della fotografia. Le immagini da me immortalate sono il risultato di ciò che fotograficamente è bello per me che pigio il tasto di scatto.
Oltre che con una reflex digitale mi piace andare controcorrente e quindi molto spesso inserisco un rullino all'interno di una vecchia macchia analogica e immortalo paesaggi a colori alla vecchia maniera.
I "mi piace" li lascio volentieri a chi opera scatti solo per farsi battere le mani. La mia fotografia non si aspetta necessariamente di trovare il favore dell'osservatore, ma deve in primo luogo emozionare me stesso. In una poesia il significante è arbitrario rispetto al significato. Dunque uno scatto può avere dei significati che persone seconde e terze mai e poi mai potranno veramente intendere.