Nel vedere la tua immagine
piazza grande dall'ora,
con caffé, bar e tabbacchino,
ritrovo di fanciulli pieni d'innocenza,
ritorno ad essere quel bambino biricchino.
Quel solaio di cemento
con due sedili in ferro,
li seduti solamente
la nostra gente grande,
che ci guardavono con piacere
pensando forse
ai loro tempi lontani,
quando il gioco era cambiato
da un piccone e pane duro.
Ma tu sei stato anche allegria,
quando per la festa settembrina,
sul tuo dorso si armava il palco
e durante le sere s'aspettava
con grande emozione,
la Banda di Bivongi
sotto la battuta del Maestro Drago.
Poi venne l'alluvione,
e quasi ti spazza via,
ma ti han rocostruita
ancor piu bella di prima.
Ora gia nessun ti guarda,
sei rimasta dimenticata,
servi solo da posteggio,
sei solamente per le fotografie,
ma riempi gli occhi d'allegria.
di ricordi e nostalgia,
ogni volta che torniamo,
ogni volta che la tua foto guardiamo.
Un emigrante
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