Questa è la prima foto in cui ho usato le sagome in movimanto.“sagome in movimento” di Enzo Belluardo


Se ci avete fatto caso, sicuramente sarà successo, che vedendo una vostra foto avete esclamato “peccato…..” . Adesso però, non sarebbe accaduto più perché, si può correggere un elemento di disturbo, togliere una macchia, eliminare una gru da un bel cielo ecc. ecc. col digitale, inoltre, si può usare, ma entro certi schemi, la fantasia.
La presenza di persone nelle foto, a volte, distoglie lo sguardo dal soggetto principale, in questo caso ho voluto trovare un rimedio per poter utilizzare tutte quelle foto già in mio possesso ed immaginarmene altre nuove. L’idea è stata di colorare di bianco le persone e di ridurle in sagome, Tutto ciò, pur essendo una novità tecnica cromatica, posso affermare senza ombra di dubbio che ho utilizzato un concetto che è già noto nella fotografia e cioè “fotografare una persona di spalle per mettere in evidenza un soggetto o un’azione diversa”.
Ciò premesso, avendo fatto poi la prova mi sono accorto che queste “sagome”, secondo me, non sono per niente un ripiego, ma un arricchimento cromatico ed un passepartout per il soggetto principale. Inoltre, e ciò è importante per me, il concetto di fotografia tradizionale, alla quale sono affettivamente legato, non mi sembra messo in discussione, in quanto sapendo che le persone diventeranno sagome ho la possibilità di immaginare quale sarà il risultato finale e di conferire nello stesso tempo un tocco personale. In poche parole sfruttare i mezzi che la tecnologia mi offre con il digitale senza strafare. Infine, e credo non solo secondo me, la foto riproduce l’emozione di un istante per fissarla con un Clik. Ciò detto non voglio criticare nessuno in quanto non mi ritengo ne un fotografo autorevole ne una persona autoritaria da voler imporre le proprie idee sugli altri, ma vuole essere soltanto un accorato appello di passione e di amore per la fotografia. Sarò l’ultimo dei romantici, ma per fissare quell’istante, l’impulso che trasmetti all’indice deve essere mosso da un contrasto, da un particolare equilibrio di immagine e di luce, da un evento ecc. ecc., insomma da una emozione piccola o grande che sia. Con questo non ho detto che guardando le mie foto io riesco sempre a riviverla, anzi spesso sono deluso, ma per nulla al mondo fotograferei senza quell’impulso.
Le regole comunque hanno sempre delle eccezioni, se poi le idee o gli effetti sono geniali che bel vengano.

complimenti per tutte le tue foto sono molto interessanti volevo dirti che a me quando capita di guardare le mie foto riesco a percepire anche i profumi del posto

grazie per la visita e per il voto.

ringrazio per avere gradito Modica e le mie sagome